Serate d’ascolto on line, sui temi dell’arte con Marginalia
L’Associazione Culturale Marginalia, ha dato vita ad una serie di serate d’ascolto Per i soci sui temi dell’arte.
con:
Marco Villani, Elena Diacciati, Davide Casarosa, Donatella Ferraris
Vania Fanciullacci
Sarete intrattenuti in una video serata a cui potrete partecipare in diretta e attivamente collegandovi alla nostra piattaforma, di cui i soci interessati potranno ricevere le credenziali.
Alle serate potrà partecipare solo chi si iscrive ( le serate sono a numero chiuso) in diretta su Zoom. La prima parte della serata d’ascolto, prevede la relazione sui vari argomenti proposti, mentre il finale della serata sarà a disposizione per chi vuole fare domande o commenti in diretta.
NUOVE DATE DI GIUGNO PER LE SERATE D’ASCOLTO:
DA DEFINIRE
PRECEDENTI SERATE:
VENERDI 15 maggio Davide Casarosa e Vania Fanciullacci presentano
I Grandi manifesti di fine ottocento e inizi novecento
La poesia pubblicitaria non è una filastrocca di parole buttate giù obbligatoriamente per cantare la qualità di un prodotto industriale o commerciale… esaltare un prodotto industriale o commerciale con lo stesso stato d’animo con cui si esaltano gli occhi di una donna, vuol dire raggiungere un lirismo di alta potenzialità. Poesia pubblicitaria intesa coma antesorella dell’industria, del commercio, della scienza, della politica, di tutte le manifestazioni di oggi e di domani.
Giovanni Gerbino, “Dinamo futurista”, marzo 1933
Vi aspettiamo in tanti a questa serata.
LUNEDI 18 maggio Elena Diacciati presenta
I colori nell’arte
Il 12 aprile 1961 Jurij Gagarin, il primo uomo ad essere andato nello spazio, rimise piede sulla Terra e rivelò al mondo qualcosa di inatteso: il nostro pianeta, visto da lassù, è blu. Fino a quel momento non lo sapeva nessuno. Il blu, come tutti gli altri colori, ha una storia ricchissima e sorprendente da raccontare. I colori sono mutevoli, lunatici e persino difficili da studiare. Hanno una storia movimentata che ha lasciato numerosissime tracce anche nel vocabolario che usiamo tutti i giorni: si può diventare bianchi come un lenzuolo o essere al verde, vedere rosso o avere una fifa blu, ma di blu si può avere persino il sangue!
Faremo un viaggio all’insegna dei colori tra l’arte e la moda, la scienza e la tecnica, la religione e la politica. Scopriremo perché il blu, oggi tanto amato, non lo fosse affatto nell’antichità classica. Vedremo perché il rosso è un colore ambiguo, così come il verde. Sul giallo il giudizio è stato a lungo negativo, tanto che di colore giallo è di solito la veste di Giuda. E il nero? E il bianco? Lo scopriremo assieme se avrete voglia di seguirmi in questa avventura a colori!
cari soci di Marginalia vi aspetto numerosi, Elena
VENERDI 22 MAGGIO Marco Villani presenta
Viaggio nel Barocco
Non sappiamo con precisione cosa significhi questa parola: barocco, ma il termine richiama subito alla mente un’idea di estetica solenne e spettacolare. Il Barocco è la grande arte del Seicento, italiano ed europeo, la metafora di una modernità ad un nuovo inizio, che si apre su spazi che suggeriscono l’infinito.
Il secolo precedente aveva visto il trionfo dell’armonia rinascimentale, dei grandi interpreti delle storie sacre e del ritratto profano (da Raffaello a Tiziano). Poi tutto si era complicato nelle difficoltà del manierismo, richiedendo l’intervento severo della disciplina cattolica, quasi a castigare le arti.
Queste le premesse. Arrivano quindi i giorni della verità esplorata dal genio del Caravaggio, che apre una nuova strada, fino a che dagli anni 20 e 30 del Seicento, a Roma, non nasce una nuova visione artistica che supera ogni rigore accademico e scolastico. Grazie alle menti eccelse di Gian Lorenzo Bernini, Pietro da Cortona, Rubens, Francesco Borromini, viene forzata ogni geometria razionale con esiti spettacolari. Il confronto è con il teatro (il dramma della vita portato sulla scena) ed il senso continuo del movimento. L’arte barocca dà l’idea di qualcosa che non si ferma dentro limiti misurabili, il senso di sconfinamento è costante, il gioco dell’illusione viene spinto sempre un passo più avanti, nello scambio costante tra finzione e realtà.
Apollo e Dafne, la Cattedra di San Pietro, l‘Estasi di Santa Teresa, e quindi le di fontane e le piazze immense, sono i capolavori sublimi del Bernini che segnano un intero secolo.Accanto a queste, le invenzioni folgoranti delle architetture del Borromini, il soffitto affrescato per i Barberini da Pietro da Cortona, la materia della vita che diventa morbida e densa pittura di fuoco in Rubens: sono i vertici grandiosi di un movimento estetico affascinante che intendiamo di riscoprire insieme.
A molto presto,
Marco Villani
LUNEDI 25 MAGGIO ELENA DIACCIATI presenta
Gli Etruschi: un popolo misterioso?
Sarà capitato a tutti voi sentire parlare degli Etruschi come di un popolo misterioso. Senza dubbio è proprio questo uno dei motivi per cui questa antica civiltà ci affascina così tanto. Ma perché gli Etruschi sono considerati un popolo misterioso? Ed è davvero così? In questa nostra conversazione parleremo della storia di questo popolo, delle sue origini, della sua lingua e degli altri caratteri che resero la civiltà etrusca singolare già agli occhi degli antichi greci e romani. Anzi fu proprio la diversità del popolo etrusco che spesso portò gli antichi a darne un giudizio tutt’altro che lusinghiero. Scopriremo invece una civiltà molto più all’avanguardia di tante altre.
Vi aspetto numerosi come sempre
Elena
MARTEDI 26 MAGGIO DONATELLA FERRARIS presenta
Torino da città romana a capitale barocca
Il modello architettonico, urbanistico e territoriale che nel periodo barocco caratterizza Torino quale capitale europea, si fonda sui nuovi modelli spaziali dell`Assolutismo, che diedero in Europa le città-capitali come inedite strutture di comunicazione e di segni, con marcata presenza di valori simbolici. In questo senso sono importanti per il Piemonte sabaudo non soltanto le realizzazioni, ma anche il lucido “progetto di comunicazione” costituito dall`impresa editoriale del Theatrum Sabaudiae (1682).
Il periodo artistico che però caratterizza maggiormente il
Piemonte è il Barocco (fine ‘500 fino a tutto il ‘700), il
momento di massimo splendore artistico, che contribuì, grazie alla sua
diffusione in tutta la regione, anche ad una sua maggiore unità culturale. Esso
coincide con l’ascesa del regno Sabaudo, iniziata col duca Emanuele Filiberto e
di centrale importanza per la storia d’Italia. Dovunque si rinnovano e si
costruiscono palazzi e chiese.
Il periodo barocco è un’epoca ricca di sconvolgimenti. Subentrano i cambiamenti
derivanti dalla colonizzazione delle Americhe, si susseguono guerre e lotte
dinastiche, la scienza fa passi da gigante con teorie ed invenzioni che mettono
in dubbio i dogmi e le certezze su cui si era basata fino ad allora la visione
del mondo e dell’uomo (si pensi solo alla teorie e alle invenzioni di Galileo
Galilei). È il tempo della Riforma luterana e della Controriforma, delle grandi
monarchie assolutiste e di una società fortemente gerarchizzata. L’arte barocca
riflette e rielabora gli sconvolgimenti storici con l’abbondanza di arabeschi,
linee quasi mai rette, gli stucchi, i decori ed i marmi finalizzati all’effetto
scenografico e sfarzoso. In ciò si ritrova la ricerca artistica della conciliazione
di quegli opposti (fede/scienza, razionalità/passioni) che dilaniano e allo
stesso tempo plasmano l’epoca.
Il modello architettonico, urbanistico e territoriale che nel periodo barocco caratterizza Torino quale capitale europea, si fonda sui nuovi modelli spaziali dell’Assolutismo, che diedero in Europa le città-capitali come inedite strutture di comunicazione e di segni, con marcata presenza di valori simbolici. In questo senso sono importanti per il Piemonte sabaudo non soltanto le realizzazioni, ma anche il lucido “progetto di comunicazione” costituito dall’ impresa editoriale del Theatrum Sabaudiae (1682).
Il periodo Barocco appare dunque caratterizzato, anche in Piemonte, da una forte integrazione tra politica, architettura, urbanistica, arte e retorica di corte, e trova nelle chiese di protezione ducale e regia, nelle congregazioni religiose, nelle residenze auliche della corte, dal Palazzo Reale alla corona di delizie extraurbana, negli esiti urbanistici delle vie e delle piazze porticate progettate a specchio del Potere sovrano, nei palazzi nobiliari e nelle vigne collinari, il filo conduttore che contraddistingue una società colta ed evoluta, capace di coniugare architettura e arte.
Amici di Marginalia Vi aspetto in tanti per il piacere di raccontarvi la mia città in attesa di incontrarvi con Marginalia il prima possibile.
Donatella
GIOVEDI 28 MAGGIO Marco Villani presenta
Preziose reliquie
Potremmo mai pensare che alle origini della nostra civiltà, fondata sullo scambio, la fede, il viaggio, ci possano essere quelle minuscole testimonianze materiali, così preziose di un valore simbolico e spirituale, che chiamiamo reliquie?Dobbiamo pensarlo e crederlo. Quando mille anni fa l’Europa rinacque con nuovi scambi e risorsero le città e i loro traffici, vennero fondate immense cattedrali per dare un centro di gravità alla fede ed all’identità di quei popoli.La fantasia artistica e la devozione popolare si incontrarono, trovando una loro ragione imprescindibile nel culto di preziose reliquie.La più bella cattedrale gotica di Francia, a Chartres, ha la missione di custodire il velo della Vergine Annunziata, Notre Dame de Paris e la Sainte Chapelle esistono per la venerazione della corona di spine del Cristo, e i re Magi continuano a viaggiare con i loro resti materiali da Gerusalemme a Milano a Colonia. E infine ed ancora, qui vicino a noi, la meraviglia di imprese memorabili dell’arte come la cattedrale di Pistoia e la cattedrale di Prato radicano la propria storia nella presenza delle reliquie (venute da lontano) di San Jacopo apostolo e della leggendaria cintola della Vergine…
Vi aspettiamo presto per una serata d’ascolto che evochi qualcosa come un viaggio nel tempo e nello spazio,
Marco Villani
Per ulteriori informazioni scrivere a Vania:
che gestirà le serate vi darà tutte le informazioni a riguardo.
info@associazionemarginalia.org oppure a visiteguidate@associazionemarginalia.org
3664475991
Grazie a chi vorrà sostenerci e partecipare