NAVIGAZIONE SULL’ARNO

SABATO 27 AGOSTO ORE 21

ALTRE DATE

SABATO 10 SETTEMBRE ORE 18

DOMENICA 11 SETTEMBRE ORE 17

A BORDO DELLE BARCHETTE DEI RENAIOLI FAREMO UN  PERCORSO AFFASCINANTE 

BRINDISI FINALE CON OTTIMO E FRESCHISSIMO PROSECCO

GRUPPI MINIMI 6 PERSONEMASSIMO 15 PERSONE PER BARCA

RITROVO: ore 20,50 in P.za Mentana Lungarno G. Diaz vicino Ponte alle Grazie

Scenderemo sull’Arno in prossimità del ponte alle Grazie e saliremo sulle barche dei Renaioli che saranno li ad attenderci.

La visita sarà interamente guidata

La navigazione avrà una durata di un’ora.

Quota di Partecipazione:  € 26,00 a persona 

(comprende posto sul barchino, visita guidata, auricolari e brindisi)
 

BAMBINI FINO A 6 ANNI GRATUITO

BAMBINI DAI 7 AI 12 ANNI 16 EURO

Tutti i partecipanti saranno muniti di sistema radio con auricolari per
miglior ascolto
della guida che spiegherà il percorso.

 

INFORMAZIONI UTILI:

scarpe e abbigliamento comodo

In caso Di pioggia forte il percorso sarà rinviato, nell’eventualità di pioggia
leggera il percorso viene eseguito, a bordo ci sono ombrelli per tutti.

IMPORTANTE:

Vi preghiamo di comunicarci in anticipo qualsiasi esigenza
speciale PE LA NAVIGAZIONE o mobilità ridotta dei clienti e faremo del nostro meglio per
soddisfarli.

PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE INVIANDO

un whatsapp al 366 4475991

oppure scrivendo a: visiteguidate@associazionemarginalia.org 

 

 

Un po’ di storia

Navigando sul fiume Arno al Tramonto sarà un’esperienza indimenticabile.

Questo ci darà l’occasione per raccontare il fiume ma anche i monumenti più
belli che incontreremo. Al nostro passaggio sotto il Ponte Vecchio o il Ponte a
Santa Trinita avremo il privilegio di vedere i capricorni del Gran Duca
Cosimo I e di cui vi racconteremo la storia.

Il fiume Arno cuore della città di Firenze, nasce sul Monte
Falterona a 1.385 metri di altitudine rispetto al livello del mare ed è stato
uno dei principali elementi per la fioritura economica di Firenze. Fu
un’importante porta d’accesso per il legname dell’Appennino e per i commerci.
Inoltre, l’acqua del fiume servì anche a fare fiorire l’artigianato e i
bottegai. Questo però provocò un’abbassamento del suo livello che, unito alla
costruzione delle pescaie e delle cinta murarie, rese il fiume non più
navigabile a partire dal 1333.

La scelta non fu mai rimpianta dalla città: l’abbassamento del fiume
bloccò il commercio marittimo ma consentì la costruzione di mulini più potenti
e permise la costruzione di cinta murarie più solide ed efficaci.

Perchè si chiami Arno ancora gli esperti non sono riusciti a darne una
spiegazione univoca. Secondo la principale ipotesi è che nell’antichità si
chiamasse Arner o Arnor, che significava “agitare” o “mettere in
movimento”.

Foto di Silvano Cinelli ©

 

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