Il Vino e le sue buchette in quel di Prato
Il vino e le sue buchette in quel di Prato
A cura dell’Associazione Culturale Marginalia con la partecipazione dell’Associazione Le buchette del Vino di Firenze
NUOVA DATA DA DEFINIRE
Ritrovo davanti al Bar dell’Imperatore in Viale Piave,16 alle ore 16,15
Percorso guidato nelle vie caratteristiche della città di Prato per raccontare la storia del vino e queste divertenti piccole porticine e dei palazzi dove sono collocate.
A fine percorso un bicchiere di buon vino e schiacciata per tutti presso il bar delle Logge in pIazza del Comune.
Tutti i visitatori saranno muniti di auricolari per migliore ascolto.
Percorso pianeggiante adatto a tutti
Bambini fino a 12 anni gratuito
graditi gli amici a quattro zampe
PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE
visiteguidate@associazionemarginalia.org
iniziative@associazionemarginalia.org
tel 366 4475991 – 329 3075760
Le avrete viste di sicuro, così come le abbiamo viste noi per tutta la vita, domandandoci – ma in maniera piuttosto distratta, oltretutto – che cosa fossero quelle piccole finestrelle, il più delle volte a forma ogivale, che vedevamo nei muri dei palazzi antichi.
Si tratta cari amici delle famose buchette del vino.
Si chiamano così perchè, sostanzialmente, servivano alle famiglie nobili per vendere il vino che loro stessi producevano, in maniera discreta, in modo da non mettersi contro gli osti delle taverne – che da loro quello stesso vino lo compravano e poi lo dovevano rivendere, quindi una concorrenza sleale. Adesso si rischierebbe un’azione legale, a quei tempi, una coltellata nella schiena – e anche perchè così non si dava troppo nell’occhio nei confronti del popolo.
Infatti queste buchette servivano per arrotondare le entrate, quando i redditi delle antiche famiglie andavano assottigliandosi.
L’incarico di vendere il vino era affidato ad un servitore.
Ci sono anche casi in cui le buchette sono in bella evidenza.
In questo caso servivano alle famiglie nobili, durante il giorno, per offrire ai poveri gli avanzi delle loro tavole.
Ma non vi sbagliate: di notte servivano comunque per vendere il vino.
In piazza del Comune, sotto le logge, è stata trovata una buchetta dalla forma inconfondibile, la forma a fiasco.