Il Museo GUCCI. L’arca di Noè salverà la moda
Il Museo GUCCI. L’arca di Noè salverà la moda
NUOVA DATA DA STABILIRE
visita guidata al nuovo e stupefacente allestimento del Museo GUCCI
Ritrovo: ore 16,55 davanti al Museo
Tutti i partecipanti saranno microfonati per migliore ascolto
Biglietto ingresso al Museo € 8,00 intero ridotto € 7,00
Over 65 Studenti e minori di 18 anni biglietto ingresso gratuito
Noleggio radio € 1,00 a persona
Servizio guida € 10,00 a persona
Totale a persona salvo riduzioni o gratuità per over 65 e studenti o minori di 18 anni il prezzo è di € 19,00
Prenotazioni e informazioni:
Whatsapp 3664475991 – mail: visiteguidate@associazionemarginalia.org
Vi accompagneremo in un percorso dedicato alle varie campagne promozionali pubblicitarie dell’azienda GUCCI realizzate dal direttore artistico Alessandro Michele.
Un percorso bizzarro che ci darà spunti interessanti per conoscere a fondo la nuova idea di moda Ispirata dal particolare fascino di Gucci per il mondo naturale, le immagini rappresentano una comunità rurale in cui gli animali e le persone coesistono in armonia.
La natura, la flora e la fauna selvatica sono particolarmente importanti per Gucci, che dal 2018 si impegna ad essere ad emissioni zero lungo tutta la sua catena di fornitura. Nel febbraio 2020 Gucci ha aderito a The Lion’s Share Fund, Il fondo azionario del leone, un’iniziativa unica nel suo genere che raccoglie i fondi necessari per proteggere le specie a rischio e i loro habitat naturali.
La mia idea di moda, ha a che fare con l’imperfezione, non con la perfezione, perché la perfezione a che fare con l’errore. Prendi Roma. Quando ci vivi, quando ci nasci, tutto ti sembra simmetrico. Ogni via, ogni palazzo sembrano disegnati, sembrano vivere in una simmetria. Poi ti giri e d’un tratto trovi l’errore, un edificio che non c’entra nulla, qualcosa che guasta tutto. In quello sta la grandezza della città, nella prospettiva che l’errore mette nella bellezza. È come il vintage che io uso come linguaggio per dare prospettive nuove al bello. Chi ha detto che per essere moderni bisogna cancellare tutto? Il fattore inquinante per me è fondamentale…” (intervista raccolta da Simone Marchetti, d.Repubblica.it).