Il Cenacolo di Ognissanti, l’ultima cena di Domenico Ghirlandaio
NUOVA DATA DA STABILIRE
visiteremo nella mattina alle ore 10,00 il bellissimo cenacolo di Ognissanti affrescato da Domenico Ghirlandaio.
Ci troveremo alle ore 10,10 davanti all’ingresso della Chiesa di Ognissanti in Borgo Ognissanti, 42 Firenze, per iniziare il nostro percorso visitando uno dei cenacoli più belli del quattrocento fiorentino.
La visita durerà ca un’ora e un quarto
la quota di partecipazione è di € 10,00 a persona
compresi ricevitori con auricolari per migliore ascolto
Vi aspettiamo per condividere un sabato mattina insieme all’insegna come sempre dell’arte della storia e del bel vedere.
Il percorso ci introdurrà al tema dell’ultima cena, così in voga in questo preciso periodo storico.
Iscrizioni obbligatorie
Per iscriversi o chiedere ulteriori informazioni scrivere o chiamare i seguenti contatti:
Cell- 3664475991
visiteguidate@associazionemarginalia.org
Un Po’ di storia:
Il genere dell’ultima cena fu particolarmente in auge alla fine del Quattrocento, soprattutto a Firenze, dove si trovano moltissimi esempi di questo tipo di dipinti, generalmente realizzati ad affresco in conventi e monasteri e in ambienti dove i monaci erano soliti mangiare (i refettori). Anche questa Ultima cena di Domenico del Ghirlandaio si trova in un refettorio, quello del convento di Ognissanti a Firenze. Come da tipica iconografia del tempo i santi sono tutti disposti su un unico lato della tavola e Giuda, il traditore, è isolato sul lato opposto ma al centro, vicino a Gesù. Si noti con quanta cura il pittore realizzi le figure degli apostoli e le caratterizzi individualmente, e si noti anche il bellissimo giardino che si apre alle spalle dei protagonisti, sotto le due volte a crociere scorciate prospetticamente in maniera impeccabile. Lievi accenni di caratterizzazione psicologica non approfondita, le espressioni sono semplici e pacate, c’è assenza di drammaticità (che invece troviamo in altri cenacoli contemporanei), e tutto ci trasmette senso di pacatezza e tranquillità, come da tipico stile di Domenico del Ghirlandaio.