Gli Artigiani Fiorentini, visita alle botteghe storiche. Visite anche ai laboratori orafi tra i più antichi.

VISITE GUIDATE TUTTI I MERCOLEDI DI APRILE E MAGGIO 2023 DALLE ORE 16:00

SU RICHIESTA ANCHE IL VENERDI E IL SABATO

Tra intagliatori, pittori, orafi e tanti altri artisti, vi porteremo in un mondo fantastico tutto da scoprire per un pomeriggio tra arte, storia e lavoro.

Ritrovo ore 16:00 in piazza SANTA MARIA NOVELLA

POSTI LIMITATI

Con questa iniziativa denominata “gli Artigiani” vogliamo contribuire alla conoscenza di un’ affascinante realtà: una presenza culturale e produttiva patrimonio di tutti.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: € 11,00 A PERSONA compresi ricevitori e auricolari per migliore ascolto.

DURATA DEL PERCORSO: 2 ore ca

PERCORSO FACILE, pianeggiante adatto a tutti ( consigliato abbigliamento comodo scarpe comode)

PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE

scrivendo una mail oppure un whatsapp al 3664475991

Oppure una mail a: visiteguidate@associazionemarginalia.org

Alcuni cenni storici

Nell’alto medioevo la città “oltre l’Arno” si ingrandì e divenne via via più importante: inoltre nella Piazza di Santa Felicita si teneva un mercato, nel XIII secolo la potente famiglia Mozzi costruì nell’odierno quartiere di San Niccolò un palazzo che per molti anni fu il più grande della città, e altre famiglie nobili costruirono in Oltrarno torri nella fascia compresa fra Via Santo Spirito e Via dei Bardi: alcune di esse sono ancora oggi riconoscibili, molte sono state demolite o inglobate in edifici successivi. Sul “monte” di San Miniato fu costruita nell’XI secolo la chiesa di San Miniato al Monte. Fra il Ponte Vecchio e Porta Romana nacquero numerosi “ospedali” per l’alloggio dei pellegrini diretti a Roma attraverso l’attuale Via Romana, e due nuovi ponti furono costruiti per consentire un migliore collegamento fra le due parti della città: il Ponte alle Grazie (1257, distrutto durante la seconda guerra mondiale e ricostruito con linee moderne nel 1957) e il Ponte a Santa Trinita (1252), più volte spazzato via dalle piene dell’Arno.
La popolazione di Oltrarno

era allora composta soprattutto da semplici “ciompi” (“operai”, che nel 1378 si ribellarono per protestare contro le dure condizioni di vita cui erano sottoposti e incendiarono molte case in legno nella zona di Via Maggio), e da artigiani, che ancora oggi vi si trovano in grande numero; una profonda trasformazione di questa parte della città avvenne sul finire del XV secolo, quando ricche famiglie di mercanti e nobili iniziarono a costruire palazzi in varie parti di Oltrarno.

Quando i Medici nel 1550

si trasferirono proprio in Palazzo Pitti, la piazza antistante il palazzo, la vicina Via Maggio e altre strade di Oltrarno assunsero grande importanza, e vi sorsero altri palazzi di famiglie della corte medicea: ancora oggi passeggiando per Via dei Serragli, Via Santo Spirito o Via San Niccolò si possono trovare splendidi palazzi rinascimentali, poco conosciuti ma non meno belli di quelli situati sull’altra riva dell’Arno. La presenza dei Medici e della maggiore nobiltà cittadina diede ulteriore impulso all’artigianato artistico in Oltrarno: le famiglie di corte volevano ornare le proprie residenze nel modo più ricercato e necessitavano di un gran numero di incisori, mosaicisti, intagliatori, doratori, orafari, argentieri e fabbri capaci di creare vere e proprie opere d’arte.

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