Mercoledi 22 luglio ORE 21 Passeggiata notturna a Firenze con due relatori
Con l’associazione culturale Marginalia In collaborazione con il Bar Pizzeria Galleria
Partiremo alle ore 21 dal Bar Galleria in via Guicciardini con un ottimo Drink fresco offerto a tutti i partecipanti prima del percorso.
Tutti i partecipanti saranno muniti di radio riceventi con auricolari per migliore ascolto. Quota di partecipazione tutto compreso anche la bevuta € 10,00 a persona Tutto compreso, percorso guidato, bevanda e radio. ISCRIZIONI OBBLIGATORIE scrivendo a: visiteguidate@associazionemarginalia.org oppure chiamando il 3664475991 – 3293075760
È arrivata l’estate cari amici e la nostra Associazione da sempre attenta al benessere dei soci e amici, in tutta sicurezza, desidera offrirvi per questa stagione esperienze diverse. Visite al tramonto e a tarda sera, immersi in un’atmosfera speciale allo scopo di condividere cose belle. Abbiamo organizzato soprattutto eventi da vivere all’aperto: aperitivi, nei giardini nell’orto. Serate d’ascolto al fresco, passeggiate notturne, proponendo la possibilità di fermarci ad osservare il tramonto o le stelle e le affascinanti lucciole come forse non abbiamo mai fatto.
Vi aspettiamo nel totale rispetto delle regole imposte Richiesto l’uso della mascherina distanziamento sociale
Vi aspettiamo per questa passeggiata notturna da condividere insieme attraverso un affascinante percorso che ci parlerà di storia, arte e curiosità. Spesso viaggiando per le nostre città non ci soffermiamo mai a guardare ed ammirare con attenzione tanti dettagli. Il nostro quotidiano ci impone ritmi frenetici e mai il gusto di una piccola scoperta o il piacere di uno sguardo su qualcosa di bello che non avevamo mai degnato di interesse. Questa serata si propone per diventare questa occasione e lasciare a tutti voi una bella esperienza da ricordare.
Un po’ di storia:
San Giovanni, nel Medioevo era la zona meno popolata di Firenze, caratterizzato dai tanti orti degli abitanti del quartiere. I suoi confini erano delimitati dalla colonna dell’Abbondanza, situata nella piazza della Repubblica, dal quartire di Santa Croce a sud, da quello di Santa Maria Novella a ovest e dalle mura che da porta Santa Croce arrivavano a porta Faenza. Piazza San Giovanni è da sempre considerata il centro religioso di Firenze: tra XI e XIII sec, d.C., sui resti di un tempio pagano fu edificato il Battistero dedicato al protettore della città; sulle rovine dell’antica Santa Reparata risalente al IV sec. fu costruita la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, oggi Duomo di Firenze, cui fu affiancato lo stupendo Campanile di Giotto. Nonostante il Battistero sia del XI sec. e il Duomo del XIV – XV sec. come anche il Campanile, insieme costituiscono un armonico esempio di Gotico fiorentino, con i primi accenni rinascimentali.
Visita guidata al Roseto Barni di Pistoia tra arte e natura
Per tutti i soci e gli amici, ecco una bella proposta.
NUOVA DATA DA STABILIRE
Ingresso ore 16:00 ( richiesta puntualità)
Faremo un percorso all’interno di uno dei Roseti storici del territorio pistoiese.
Vi racconteremo la storia della rosa nell’arte e insieme all’ibridatrice Beatrice Barni faremo un racconto sulle varie specie di rose da lei ottenute, per il roseto, attraverso le ibridazioni.
Ci sarà spiegato il sistema dell’ibridazione e come si ottengono le varie varietà di rose potendo visitare il vivaio e i suoi esemplari.
UN BREVE ARTICOLO SUL ROSETO BARNI:
Passione dedizione e tanto lavoro è questo che ci vuole per la coltivazione delle bellissime rose molte delle quali dedicate a grandi personalità del mondo della moda, dell’arte e dell’attualità.
Sono sicuramente fiori
fragili, ma preziosi, piccoli miracoli di perfetta bellezza. L’intera
collezione Barni è costituita da circa 300 diversi tipi di rose, che vengono
moltiplicate e commercializzate in tutto il mondo.
Un primo importante fattore del successo del Roseto Barni è sicuramente il
terreno: la famiglia Barni coltiva le proprie piante nel Grossetano, e la zona
non è casuale, questa infatti è un’area poco piovosa, abbastanza secca, con
terra buona e tanta aria ma al riparo dai venti freddi che ben si adatta alla
crescita e allo sviluppo delle rose.
Con Marginalia, vi accompagneremo in questo luogo di benessere condividendo con voi un pomeriggio d’ascolto e del bel vedere sul tema della rosa, dall’A alla Z la storia di uno dei fiori più amati del mondo.
Da Porta Romana al Giardino del Bobolino, passeggiata storica
Per tutti i soci amici, ecco una bella proposta.
NUOVA DATA DA STABILIRE
Visita eseguita domenica 31 MAGGIO 2020
ORE 16,30 – Ritrovo a Porta Romana
Graditi gli amici a quattro zampe
Molto spesso, nelle città d’arte e in particolar modo a
Firenze, dove i monumenti, i musei, i grandi Palazzi abbondano e sono un
irresistibile richiamo per turisti e curiosi, ecco che vengono tralasciati
luoghi, così detti minori ma non per questo meno belli o interessanti che
comunque di storia e aneddoti da raccontare ne hanno in quantità.
Così per il gusto anche di riappropriarci delle nostre città, attraverso percorsi alternativi, con Marginalia abbiamo pensato di farvi fare una bella passeggiata partendo da Porta Romana, per poi entrare nel grande Giardino della Pace davanti a quelle che un tempo furono le scuderie reali ( oggi il liceo artistico) per poi salire fino al vicino giardino del Bobolino.
Non immaginate quante storie e curiosità vi racconteremo a partire proprio dalla piccola Piazza della Calza, dove due affreschi di epoche completamente diverse ci parlano della storia della città, quindi la grande Porta con i maestosi battenti in legno ancora originali e addossata all’ultima cerchia muraria di Firenze. Quindi parleremo della Piazza di Porta Romana con la grande statua di Michelangelo Pistoletto e così fino al giardino del Bobolino.
Qui ad accoglierci, oltre alla storia del luogo, un maestoso
Cedro dell’incenso un albero nativo del’America settentrionale che può
raggiungere fino a 60 mt di altezza. Da noi è stato importato per scopi
ornamentali e qui ne abbiamo un esempio su cui dire molto.
Sarà piacevole passeggiare insieme durante questo inedito e curioso percorso, per dirvi quello che ancora non vi avevamo raccontato e che forse qualcuno non ricordava o non conosceva.
Presto vorremo trovarci in tanti per condividere questa esperienza .
Non mancate per questa nuovo e affascinante incontro
L’Associazione Culturale Marginalia, organizza una visita guidata
DATE DISPONIBILI
MERCOLEDI 20 MAGGIO ore 17,30
SABATO 23 maggio ore 17,30
DOMENICA 24 maggio ore 17,30
Nel rispetto delle regole di sicurezze imposte dal DM faremo un percorso in esterni con un numero minimo di persone che dovranno obbligatoriamente mantenere le misure di distanza di un metro l’una dall’altra, indossare la mascherina ed igenizzarsi le mani all’ingresso.
PARLEREMO del giardino e dei suoi bellissimi IRIS, le varietà , gli ibritatori, il concorso e di tante curiosità tutte da scoprire.
VI ASPETTIAMO per ricominciare insieme alla bellezza e la natura i nostri percorsi.
Attendendoci rigorosamente alle misure di sicurezza, un metro dagli altri , igenizzarsi le mani prima di entrare, indossare la mascherina, potremo fare il percorso. POSTI LIMITATI
ISCRIZIONI APERTE scrivendo a
visiteguidate@associazionemarginalia.org
oppure chiamare 366 4475991
po’ di storia Tutti lo conoscono come il giglio, molti lo chiamano semplicemente “giaggiolo”, ma in realtà il fiore-simbolo di Firenze è uno splendido iris. Un nome che deriva da Iride, messaggera degli dei olimpici e personificazione dell’arcobaleno. Oggi indica circa 200 specie di piante della famiglia delle Iridacee. Nello specifico, il cosiddetto giglio fiorentino è un’iris germanica (var. florentina). Erroneamente confusa con il classico giglio forse per via della loro appartenenza al medesimo gruppo botanico. forse perché sullo stemma della famiglia Medici era raffigurato un giglio. Questo simbolo in realtà lo introdusse Piero il Gottoso, padre di Lorenzo il Magnifico. In seguito al privilegio concessogli dal re Luigi XI nel 1465 di inserire il giglio di Francia sul proprio stemma di famiglia.
Ma nella città gigliata, che ha fatto dell’iris il suo inconfondibile e amatissimo simbolo araldico. non poteva certo mancare un luogo eletto e deputato alla sua coltivazione. Si tratta dello splendido Giardino dell’iris. Fu creato nel 1954 sotto al piazzale Michelangelo per ospitare un concorso internazionale dedicato alle migliori varietà di questo bellissimo fiore. Una fortunatissima iniziativa che prosegue ancora oggi. E mentre il primo classificato riceverà il prestigioso Fiorino d’oro, un premio speciale verrà assegnato alla varietà di colore rosso che più si avvicina a quello dell’Iris raffigurata sul gonfalone della città.
Nel giardino comprende oltre tremila varietà di iris, vale la pena farci questa bella passeggiata per conoscere le infinite sfumature dell’arcobaleno.
Trekking urbano tra le dolcezze antiche di Firenze
L’associazione culturale Marginalia propone questo divertente trekking urbano Per Grandi e Piccini.
Per tutti i soci amici, ecco una bella proposta.
Nuova data da stabilire
Ritrovo ore 16 in Piazza S. Maria Novella davanti all’ingresso principale della chiesa
Consigliate scarpe comodo
durata del percorso massimo 2 ore
visteremo alcuni dei luoghi più antichi e affascinanti, produttori di cioccolate, cioccolatini e confetti, ne racconteremo la storia e assaggeremo i loro prodotti.
PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE e ulteriori informazioni
L’eleganza e la qualità sono dati costanti delle botteghe di Firenze. In particolare i caffè, le pasticcerie e le chiccherie storiche costituiscono una delle pagine più originali della recente storia fiorentina. le riviste letterarie, i movimenti artistici, i grandi poeti italiani del Novecento trovarono sui tavolini dei caffè momenti di ispirazione, di condivisione, di polemica intellettuale lasciando un segno profondo nella città.
Nel Seicento il cacao arriva in Toscana per merito del commerciante di Firenze Francesco d’Antonio Carletti. concedendo ai mercanti Lucchesi, i patrizi Maionchi, la diffusione dei così detti “semi delle Americhe”. Fu Caterina, figlia di Filippo II di Spagna, che sposò nel 1585 Carlo Emanuele I, duca di Savoia a diffondere il Cioccolato con l’arrivo a Firenze alla corte di Cosimo III de Medici.
Nel 1606 il cioccolato veniva prodotto in Italia nelle città di Firenze Venezia e Torino. Le tracce dell’antico legame fra Firenze e la cioccolata si ritrovano in alcuni fondi librari della Biblioteca Nazionale di Firenze (Magliabechiano e Palatino), dove si rintracciano numerosi scritti che testimoniano a partire dal 1600 un acceso dibattito sul cioccolatte e sui suoi consumi (Francesco Redi, Lorenzo Magalotti, Francesco D’Antonio Carletti). Sempre a Firenze, dal 1608 , si rintracciano numerosi scritti sul tema della cioccolata. Nel 1608 esce Differenza tra il cibo e ‘l cioccolatte…
Entrando, assaggiando e ascoltando la storia di questi luoghi rivivremo gli antichi splendori di cui donne e uomini di ogni dove qui entrarono divenendo i protagonisti di tante storie che racconteremo.
Nelle nostre città si parla spesso di meravigliosi giardini, a Firenze per esempio si parla sempre del maestoso Giardino di Boboli, ma senza togliere niente a Boboli anche a Firenze ci sono molti altri Giardini che vale la pena visitare, uno di questi è sicuramente il Giardino dei Semplici.
Si trova nel cuore di Firenze, ed è il terzo Orto
Botanico del mondo per antichità, dopo quello di Pisa e di Padova.
Questo giardino fu una delle grandi opere volute dai
Medici; in modo particolare da Cosimo I. Fu lui a volerlo, visto che nel XVI secolo
l’interesse per lo studio del mondo naturale stava crescendo sempre
più.
Fondato il primo dicembre del 1545, disegnato da
Niccolò Tribolo e curato nella scelta delle piante dal medico e botanico, Luca
Ghini, copre una superficie di circa 2 ettari e mezzo con alberi ad alto fusto
e specie erbacee nelle aiuole del giardino detto dei semplici, cioè delle
piante medicinali.
Nel 1800 il Giardino dei Semplici era luogo di ritrovo cittadino, il primo custode, o Semplicista, fu Luca Ghini cui seguirono Cesalpino, Micheli, mentre il cardinale Gian Carlo de’ Medici vi teneva feste notturne. Nel 1753 passò all’Accademia dei Georgofili e fu rinnovato con lo sciagurato taglio di alto fusti, da Ottaviano Targioni Tozzetti.
Le piante erbacee sono coltivate prevalentemente in vaso,
sia in serra che all’aperto; le serre calde sono dotate di riscaldamento
autonomo e controllato, e in alcune è allestito un fitotrone: con questo
apparecchio costituito da una serie di camere ad aria condizionata sono
riprodotti artificialmente climi e situazioni meteorologiche diverse per lo
studio e la sperimentazione botanica.
Le collezioni sono incrementate ogni anno con nuove specie e
gli esemplari vecchi sono rinnovati; le missioni organizzate nei luoghi di
origine, sia in Italia che all’estero, sono una delle attività principali dei
ricercatori e tecnici che lavorano all’Orto. Spesso sono anche richiesti agli
altri Orti Botanici, i semi di piante su cui fare ricerca dal vivo. Ogni pianta
è stata inserita in un elenco numerato con il nome scientifico della
specie,
Oltre al maestoso e antico Taxus baccata, velenoso e dioico,
sono di rimarchevole importanza: l’esemplare di Quercussuber di dimensioni
eccezionali, con tronco avvolto da un mantello di sughero di notevole spessore;
la Metasequoia glyptostroboides, scoperta in uno degli ultimi esemplari viventi
in Cina nel 1941 e oggi considerata un fossile vivente; Ginkgobiloba, l’unica
specie rimasta delle Ginkgoaceae, con foglie caduche dalla singolare forma a
ventaglio, pianta dioica che nel Giardino dei Semplici è presente sia nella
forma maschile che femminile.
Altri alberi qui presenti sono meta di studiosi e visitatori
da tutto il mondo sono: il cipresso calvo (Taxodium distichum) originario degli
Stati Uniti sud-orientali, che vive in ambienti paludosi con radici
superficiali e particolari strutture dette pneumatofori che trasportano l’aria
alle radici sommerse; Zelkova serrata, nativa del Giappone e della Corea, che
può raggiungere i 35 metri di altezza e apprezzata per il legno utilizzato in
ebanisteria e la colorazione autunnale delle foglie.
E per concludere torniamo al nome: deriva dalla parola
latina medicina simplex che indicare le piante che potevano essere
utilizzate per scopi medicinali.
Il Giardino dei Semplici oggi è una sezione del museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze.
Noi di Marginalia vorremo andarci insieme a voi
Per parlarvi della parte storica e dei personaggi che qui
sono stati ed hanno lavorato e delle stupende piante in esso presenti
raccontate da un arboricoltore,
Molto spesso si dimentica che Firenze è stata capitale d’Italia
e anche se solo per 6 anni, a partire dal 1864, tanto è bastato per stravolgere
l’assetto urbanistico della città, allargando strade e piazze per accogliere le
parate militari del neo Regno d’Italia.
Con Marginalia, abbiamo deciso di raccontarvi la sua storia con una passeggiata che partirà da Piazza San Marco, dove ci fermeremo per un assaggio della schiacciata dal mitico fornaio Pugi, che di panificazione se ne intende. Il tipico pane “sciocco” come si dice in Toscana e la sua schiacciata con lievito naturale olio extra vergine d’oliva e tanta passione sono gli ingredienti usati dalla famiglia Pugi che produce pane e schiacciate da quando il forno fu aperto nel 1925.
Non possiamo rinunciare all’assaggio che ci verrà preparato,
visto che partiremo proprio da Piazza San Marco.
Da qui inizieremo la nostra passeggiata che vi farà conoscere la storia delle strade dei palazzi e dei monumenti che incontreremo nel tragitto che ci porterà fino a Piazza della Libertà.
Piazza della Libertà rappresenta perfettamente la mentalità
del Risorgimento con la sua grandiosità stile Boulevar parigino.
Circondata da palazzi porticati dalle forme
classicheggianti, s’impone con il suo monumentale arco di Trionfo all’antica
Porta San Gallo, unico elemento salvato delle possenti mura cittadine abbattute
per creare spazio.
Firenze in quel periodo doveva apparire moderna, ricca celebrativa,
in linea con le altre città europee. La sua trasformazione fu affidata all’architetto
ingegnere Giuseppe Poggi che riuscì con abilità a fondere le nuove esigenze
alla tradizione rinascimentale.
Per cinque anni la città fu messa sottosopra, nacque allora
il nuovo quartiere di Campo di Marte, la sistemazione del Piazzale Michelangelo
e i famosi viali della circonvallazione, oggi molto trafficati ma che allora
senza macchine dovevano apparire assolutamente maestosi.
Vi aspettiamo in tanti per questo inusuale e divertente percorso