Visita guidata esclusiva al Conservatorio di Santa Maria degli Angeli a Firenze, con Marginalia

NUOVA DATA DA STABILIRE

RITROVO: in via della Colonna N 34 davanti all’ingresso

ORARIO DI RITROVO: Ore 16.15

DURATA DELLA VISITA GUIDATA: Un’ora e trenta minuti

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: comprensiva dell’apertua straordinaria per il solo nostro gruppo, per il servizio guida e per il noleggio radio per miglior ascolto, € 18,00 a persona

PERCORSO FACILE ADATTO A TUTTI.

POSTI LIMITATI

PRENOTAZIONI E ULTERIORI INFORMAZIONI

MAIL: visiteguidate@associazionemarginalia.org 

WHATSAPP: 366 4475991 

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Nel cuore di Firenze, vicino ai grandi monumenti della città c’è un antico monastero.

il Conservatorio S. Maria degli Angeli, tradizionale soluzione per soggiorni di studio a Firenze.

L’antica concezione architettonica del Conservatorio Santa Maria degli Angeli, offre non soltanto bellezza ed armonia di spazi e di volumi, e visite guidate esclusive, ma anche grande ed accogliente vivibilità. L’arte qui è protagonista. Il cenacolo che adorna la sala da pranzo, è un grande affresco di Matteo Rosselli, e altre opere di grande rilievo sono presenti e visibili nelle sale e nelle gallerie. Fra queste il prezioso bronzetto del Giambologna raffigurante S. Giovanni Battista. Il Conservatorio S.Maria degli Angeli ha origini antichissime.

Nel 1505 sei donne fiorentine comprarono da un lanaiolo,

certo Dionisio di Clemente, una casa posta in via Laura di Pinti per dedicarsi a pratiche religiose e di carità. Successivamente, aumentate di numero, trasformarono la loro casa in un monastero di clausura cui dettero il nome di S. Maria degli Angeli, assumendo la regola dell’Ordine Domenicano. Nel 1785 il Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena, Granduca di Toscana, trasformò il monastero in Regio Conservatorio e da allora vennero accolte in convitto “fanciulle di distinte famiglie”, che ricevevano educazione e istruzione dalle Suore successivamente affiancate da personale laico.

Dopo la soppressione dei Conservatori nel 1808,

S. Maria degli Angeli è rimasto uno dei pochi del territorio toscano. Il Conservatorio continua la sua opera educativa nell’istituzione scolastica paritaria situata negli ampi spazi di via Laura, acquistati dalle monache nel 1514, accogliendo alunni della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado e di II° grado. I locali del monastero, posto in via della Colonna, ospitano studenti universitarie e turisti che possono godere, oltre che delle bellezze artistiche e della quiete del verde chiostro, di una attenta e cordiale accoglienza.

ACCADEMIA DELLA CRUSCA, visita guidata esclusiva con Marginalia

NUOVA DATA DA STABILIRE

ULTIMA VISITA ESEGUITA SABATO 28 SETTEMBRE 2024

La nostra Associazione Propone di trascorrere insieme una domenica pomeriggio in uno dei luoghi più significativi del nostro territorio, L’ACCADEMIA DELLA CRUSCA, che si trova all’interno della bella Villa Medicea di Castello a Sesto Fiorentino.

Marginalia ha ottenuto un’apertura speciale di domenica Pomeriggio, come saprete le visite si svolgono regolarmente ma la mattina. Questo ci darà la possibilità di visitare in grande armonia un ambiente davvero suggestivo. Di seguito postiamo per voi alcune imagini.

RITROVO ORE 16,45 ( RICHIESTA PUNTUALITA’) Davanti A VILLA REALE DI CASTELLO, A SESTO FIORENTINO (non sbagliare con Villa Petraia che si trova più in alto)

QUOTA DI PARTECIPAZIONE PER I SOCI: € 13,00 a persona non soci € 16,00

LA QUOTA COMPRENDE: ingresso per l’apertura straordinaria alla villa, la visita guidata e il noleggio radio per migliore ascolto

PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE SCRIVENDO AI SEGUENTI CONTATTI:

WHATSAPP 366 4475991  – visiteguidate@associazionemarginalia.org

Visita il nostro sito per conoscere tutte le attività di Marginalia:

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Un pomeriggio TRA STORIA ARTE E ARMONIA da non perdere!

all’interno dell’antica Villa Medicea dove il grande Vasari ritroverà negli anni 50 del 500 le opere iconiche del nostro rinascimento italiano, La Primavera e la Nascita di Venere a cui lui darà il titolo. Non sapremo mai come il maestro Sandro Botticelli le avesse titolate.

Tutti le nostre iniziative sono rivolte ai soci amici di Marginalia Associazione Culturale

Cenni storici sull’Accademia:

La storia dell’Accademia affonda le proprie radici nel decennio 1570-1580, quando un gruppo di amici e letterati fiorentini, che usava riunirsi regolarmente, si dette il nome scherzoso di “brigata dei crusconi”.

Già con la scelta di questo nome il gruppo manifestò la volontà di differenziarsi dalle pedanterie dell’Accademia fiorentina, alle quali contrapponeva le “cruscate”, cioè discorsi giocosi e conversazioni di poca importanza.

Già da questi primissimi anni di attività non erano comunque del tutto assenti intenzioni letterarie, con dispute e letture di un certo impegno culturale, rivolte in particolar modo verso opere e autori volgari. Vengono tradizionalmente indicati come i fondatori della Crusca Giovan Battista Deti, il Sollo; Anton Francesco Grazzini, il Lasca; Bernardo Canigiani, il Gramolato; Bernardo Zanchini, il Macerato; Bastiano de’ Rossi, l’Inferigno, cui si aggiunse nell’ottobre 1582 Lionardo Salviati, l’Infarinato, che dette la spinta decisiva verso la trasformazione degli intenti dell’Accademia e indicò il ruolo normativo che da quel momento in poi essa avrebbe assunto.

Lo stesso Salviati dette nuovo significato al nome della Crusca, fissando l’uso della simbologia relativa alla farina: il modello di lingua adottato prevedeva, sulla scia di quello già sostenuto da Pietro Bembo (1525), il primato del volgare fiorentino degli autori del Trecento (e in particolare di Dante, Petrarca e Boccaccio); in questa prospettiva all’Accademia si attribuiva il compito, così come si passa al setaccio la farina per separarla dalla crusca, di “passare al setaccio” la lingua e ricavarne “il fiore”, cioè la parte migliore.

FOTO DI SILVANO CINELLI©

ASSEDIO ALLA VILLA 13-14-15 SETTEMBRE 2024

VISITE GUIDATE TEATRALIZZATE GRATUITE

ALL’INTERNO DELLA VILLA MEDICEA di Poggio a Caiano

Condotte dall’ Associazione Culturale Marginalia e gli attori dell’Associazione dei Nuovi di Firenze.

Il percorso guidato condurrà i visitatori alla scoperta del periodo storico in cui vissero i protagonisti dell’Assedio alla Villa.

Si parlerà del potere rappresentato dalle Ville e dai giardini, le feste e le occasioni speciali, la politica e altro ancora, conducendo, chi parteciperà, in una sorta di viaggio nel tempo attraverso il racconto di vari secoli.

GIORNI ED ORARI:

VENERDI 13 : ore: 19:00  –  20:30.

SABATO 14: ore: 17:30 – 19:00  –  20:30

DOMENICA 15 ore: 18:00 – 19:30  –  21:00

PRENOTAZIONI CON LE SEGUENTI MODALITA’:

TELEFONARE all’ufficio turistico di Poggio a Caiano Tel. 055 879 8779 dalle ore 10.00 alle ore 12.00

Oppure inviando una mail all’indirizzo: info@prolocopoggioacaiano.it

TUTTI I VISITATORI DOVRANNO ESSERE MUNITI DEI PROPRI AURICOLARI DEL TELEFONO CON SPINOTTO TONDO.

INFORMAZIONI:

TELEFONARE all’ufficio turistico di Poggio a Caiano

Tel. 055 879 8779 dalle ore 10.00 alle ore 12.00

ail all’indirizzo: info@prolocopoggioacaiano.it

BIGLIETTO INGRESSO ALLA FESTA vedi sito Proloco Poggio a Caiano

https://www.prolocopoggioacaiano.it/

Assedio alla Villa

La grande festa attorno alla Villa Medicea di Poggio a Caiano

Ogni anno a settembre si accendono i festeggiamenti dell’Assedio alla Villa. Un programma ricco di musica, spettacoli itineranti, enogastronomia, visite guidate e laboratori artistici porta in viaggio il visitatore attraverso 5 secoli di storia.

Non mancano, infatti, rievocazioni storiche che riportano in vita i personaggi della famiglia Medici mentre sbandieratori, dame e cavalieri, artisti di strada e artigiani animano le strade del paese. Se il cibo rimanda alla tradizione, lo sguardo volge al presente con proiezioni in 3D che danno nuove forme e colori alla facciata della Villa, patrimonio Unesco.

L’Assedio alla Villa nasce da un preciso evento: nel 1565 l’Arciduchessa Giovanna d’Astria, figlia dell’imperatore Ferdinando I, arrivò alla villa di Poggio a Caiano, per presentarsi alla nobiltà italiana ed europea, prima di spostarsi a Firenze e sposare Francesco I de’ Medici. Per l’occasione fu accolta dal popolo in modo così festoso da sembrare un assedio, al quale la famiglia Medici rispose facendo sgorgare vino in abbondanza da un mascherone come ringraziamento per il caloroso benvenuto.

Ancora oggi, durante l’Assedio alla Villa, dal mascherone simbolo della festa, zampilla del buon vino per essere assaggiato da tutti i visitatori.

ECCO ALCUNI FEEDBACK DEI PARTECIPANTI ALL’EVENTO DEL 2023 SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK. GRAZIE DI CUORE A TUTTE LE TANTISSIME PERSONE CHE HANNO PARTECIPATO.

CI AUGURIAMO DI INCONTRARVI TUTTI E ANCORA DI PIU’ PER QUESTA EDIZIONE 2024

MUSEO OPIFICIO DELLE PIETRE DURE, visita guidata in notturna con Marginalia Associazione Culturale

I PERCORSI NOTTURNI SARANNO RIPROPOSTI A LUGLIO E AGOSTO NEL 2025 PER LE APERTURE NOTTURNE ESTIVE.

la visita sarà eseguita al raggiungimento minimo di 15 persone

RITROVO ore 20,50 davanti all’ingresso del Museo in via degli Alfani, 78 RICHIESTA MASSIMA PUNTUALITA’

Percorso Facile adarro a tutti

Durata della visita: un’ora e mezzo

QUOTA DI PARTECIPAZIONE:

COMPRESO BIGLIETTO INGRESSO, SERVIZIO GUIDA E NOLEGGIO RADIO € 16,00 a persona

PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE

POCHI POSTI DISPONIBILI

INVIANDO UN WHATSAPP AL 366 4475991 

OPPURE INVIANDO UNA MAIL A: visiteguidate@associazionemarginalia.org 

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UN PO’ DI STORIA

Il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure è diretta filiazione della manifattura artistica per la lavorazione delle pietre dure, che fu ufficialmente fondata nel 1588 da Ferdinando I de’ Medici.

La fisionomia del Museo è riflesso della vita e delle vicende della secolare attività produttiva.

Le creazioni più prestigiose, oggetto sovente di dono da parte dei granduchi fiorentini, sono conservate nelle regge e nei musei di tutta Europa, mentre nei laboratori di produzione erano rimaste opere incompiute, o recuperate da modifiche e smontaggi successivi, e quanto era sopravvissuto alle dispersioni ottocentesche, che ebbero termine nel 1882 con la musealizzazione della raccolta.

Questa, che comprende esemplari di grande suggestione e raffinatezza, è comunque sufficiente a delineare un percorso storico della manifattura che si snoda attraverso tre secoli. Resta inoltre una importante riserva di marmi antichi e di pietre dure in gran parte accumulate in epoca granducale per incentivare l’attività della manifattura.

Il Museo è stato ristrutturato, su progetto di Adolfo Natalini, nel 1995 e si articola in 10 sale espositive.

UN GRAZIE DI CUORE ALLE TANTISSIME PERSONE CHE ANCHE PER LA STAGIONE ESTIVA 2024 CI HANNO SEGUITI PER QUESTI PARTICOLARISSIMI PERCORSI IN ARNO, PER TUTTI UN ARRIVERDERCI ALLA PROSSIMA STAGIONE 2025

PERCORSI IN ARNO del 2024 PER RACCONTARE FIRENZE DALL’ACQUA.

CHIAMACI O SCRIVICI PER PRENOTARE IL TUO PERCORSO

SIAMO DISPONIBILI ANCHE PER RICHIESTE CON DATE E ORARI DIVERSI DA QUELLI DA NOI PROPOSTI PER EVENTI, COME ADDIO AL CELIBATO, FESTE DI COMPLEANNO E RICORRENZE VARIE.

PRENOTAZIONI APERTE

Scegliete la vostra data durante la settimana oppure il sabato e la domenica. Per festeggiare COMPLEANNO ADDIO AL CELIBATO, FESTE PER RICORRENZE SPECIALI.

POSSIBILITA’ DI APERITIVO A BORDO. ( costo a parte rispetto alla quota di navigazione con percorso guidato e radio per migliore ascolto)

Il percorso in Arno con i Renaioli si effettua tutti i giorni dal LUNEDI ALLA DOMENICA

la prima gita giornaliera parte alle ore 10:00 mentre l’ultima alle 20:00

Nei mesi più caldi si possono fare anche percorsi notturni con partenza alle ore 21:00 e alle ore 22:00

Su richiesta e per per gruppi precostituiti, eseguiremo il percorso a qualunque ora

Faremo un bellissimo percorso sull’Arno

GRUPPI MINIMO 6 PERSONE, MASSIMO 15 PERSONE PER BARCA.

Durante la navigazione racconteremo la storia di Firenze dall’acqua in un’atmosfera da sogno.

La visita NAVIGHIAMO SULL’ ARNO sarà interamente guidata da una nostra guida autorizzata.

La navigazione avrà una durata di un’ora.

RITROVO  in P.za Mentana Lungarno G. Diaz vicino Ponte alle Grazie 15 minuti prima dell’imbarco

Quota di Partecipazione € 30,00 a persona comprensiva del noleggio barca con renaiolo e servizio guida (la quota di partecipazione di € 30,00 a persona è per un gruppo minimo di 7 persone)

per gruppi fino a 5 persone la quota sarà di € 35,00 a persona

Bambini fino a cinque anni gratuito dai 6 anni fino ai 14 anni 15,00 euro

Noleggio radio per migliore ascolto della guida un euro a persona

Tutti i partecipanti A NAVIGHIAMO SULL’ ARNOsaranno muniti di sistema radio con auricolari per miglior ascolto della guida che spiegherà il percorso.

PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE

INVIANDO UN WHATSAPP AL 366 4475991 

OPPURE UNA MAIL A: visiteguidate@associazionemarginalia.org 

Si consigliano scarpe e abbigliamento comodo

L’importanza dell’Arno nella storia

L’Arno nasce sul Monte Falterona, nell’Appennino Tosco-Emiliano. Percorre la Toscana da sud-est a nord-ovest: attraversa il Casentino, il Valdarno superiore, Firenze, il Valdarno inferiore, Pisa e, dopo aver percorso 241 chilometri, sfocia nel Mar Tirreno. Per secoli è stata un’importante via di comunicazione.

Nel Medioevo, l’Arno era usato per il trasporto di legname dei boschi del Casentino, vicino alla sorgente, fino a Firenze, dove era usato nelle costruzioni. Si utilizzavano i “navicelli”, imbarcazioni dal fondo piatto adatte per affrontare le secche estive causate dal regime torrentizio del fiume. Storicamente l’economia di Firenze e della Toscana deve molto all’Arno: i renaioli ne ricavavano la sabbia; i tessitori fiorentini ricorrevano alle sue acque per varie lavorazioni (per esempio il lavaggio della lana). Il fiume si rivelò poi utilissimo per i trasporti fluviali da Empoli a Pisa e da li verso il porto di Livorno.

Oggi i Fiorentini e i visitatori possono navigare sotto i ponti dell’Arno grazie al restauro dei barchetti che i renaioli usavano per estrarre la rena dal fondo del fiume.

SERVISIO FOTOGRAFICO di Silvano Cinelli©

La Badia Fiorentina, visita guidata in apertura straordinaria con Marginalia, visiteremo anche il Chiostro degli Aranc

NUOVA DATA DA STABILIRE

ULTIMA VISITA ESEGUITA DOMENICA 14 LUGLIO 2024

RITROVO ORE 17:15 davanti all’ingresso della Badia

Tutti i partecipanti saranno microfonati per miglior ascolto

Qota di Partecipazione € 18,00 a persona

Percorso facile adatto a tutti

QUOTA DI PARTECIPAZIONE € 18,00 a persona

ISCRIZIONI APERTE:

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UN PO’ DI STORIA:

L’attuale presenza dei monaci di Gerusalemme in questa antichissima Badia sembra rispettare ancora, dopo mille anni. La volontà della fondatrice, la marchesa Willa di Toscana. Nel 978, ne promosse l’edificazione e dette vita al nuovo centro ecclesiale con generose donazioni di beni terrieri. Donazioni e privilegi. Poco più tardi (996-997), il figlio Ugo, il generosissimo “gran barone” (Dante, Paradiso, XVI, 28), confermò ed aumentò le donazioni materne. Con tale munificenza da oscurarne la memoria e rimanere, nel ricordo dei Fiorentini, il fondatore della chiesa, del cenobio e delle opere annesse. La sua memoria, celebrata fin dall’antichità con continuità. Si protrae fino ad oggi con la liturgia della Santa Messa ogni 21 dicembre. Di questo illustre personaggio rimangono a memoria. Nella chiesa, la bella sepoltura di Mino da Fiesole e gli stemmi della Marca di Toscana (a bande verticali bianco e rosso) sopra l’arco dell’altar maggiore, in facciata su via Ghibellina e su alcuni arredi lignei.

In quei tempi antichi fece molta impressione la presenza in città di monaci benedettini, solitamente lontani dai centri urbana ma, allora come oggi, quella inedita situazione ben s’inseriva e corrispondeva alla vocazione spirituale e, al tempo stesso, terrenamente concreta dell’anima fiorentina. Sappiamo, infatti, dalla conoscenza della storia religiosa ed artistica, quanto quella presenza monastica sia stata feconda!!! Quei monaci, animati dal motto “ora et labora”, hanno svolto, infatti, in Firenze e per Firenze, nei secoli, un’opera molteplice e profonda, educando moralmente, promuovendo socialmente, stimolando sul piano della ricerca culturale.

Nello stesso tempo elevarono anche un monumento d’arte!!!

Foto di : Sivano Cinelli©

I GIARDINI TORRIGIANI, visita guidata e apericena alle Serre Torrigiani con Marginalia Associazione Culturale

30 GIUGNO ore 17:30 – 2024 TUTTO ESAURITO

7 LUGLIO ORE 17:30 – 2024 – TUTTO ESAURITO

NUOVE DATE DA STABILIRE

Ritrovo alle ore 17:15 in via dei Serragli N 144 FI

Visita facile adatta a tutti

Quota di partecipazione alla visita guidata con apertura dei giardini per il solo nostro gruppo

€ 18,00 a persona

Dopo la visita guidata ci fermeremo ( per chi vorrò) alle Serre Torrigiani per un apericena

L’ Apericena sarà da pagare a parte in loco alle Serre Torrigiani.

Chi deciderà di rimanere deve specificarlo in fase di iscrizione

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Foto dagli archivi di Marginalia

Un po’di storia

Il Giardino Torrigiani è una delle poche grandi aree verdi, ancora superstiti all’interno delle mura. In stato di perfetta conservazione costituisce un esempio tipico dello stile romantico. Questo stile contrassegnò i giardini all’inizio dell’Ottocento. Già nel secolo XVI esisteva una proprietà Torrigiani nella zona detta “il Campuccio”. Alla fine del secolo XVIII, con l’estinzione della famiglia, l’eredità del cardinale Luigi Torrigiani passò al pronipote Pietro Guadagni che assunse allora il nome dello zio. Nella piccola proprietà del Campuccio iniziò la costruzione del giardino. Fra il 1802 e il 1817 con successivi acquisti, il nuovo marchese Torrigiani ampliò la proprietà. Essa da via del Campuccio si estendeva fin a via dei Serragli, alle mura, all’attuale Piazza Tasso.

E’ una superficie di circa dieci ettari.

L’incarico di progettare il grandioso giardino fu dato a Luigi Cambray Digny, al quale subentrò il giovane Gaetano Baccani. La presenza delle mura servì a movimentare il progetto. Il quale fu caratterizzato da una ricchezza di piccoli edifici. Statue e particolarità botaniche. Nella guida che fu realizzata per visitare il giardino,erano citati oltre trenta punti di interesse. Tra questi c’era l’Ipogeo, la Grotta di Merlino, la Giostra coperta. Il Giardino degli agrumi e dei fiori. La Cavallerizza, l’Arcadia, il Romitorio, il Gymnasium, la grande Torre, l’Uccelliera. La limonaia, il Torrente col magnifico ponte.

Oggi il giardino resta il giardino all’inglese più significativo di Firenze.

Si può ammiare anche un grande gruppo scultoreo, opera di Pio Fedi, che rappresenta Seneca col giovane Pietro Torrigiani. La famosa torre del Baccani, fu costruita nel 1824, era adibita a “specola” astronomica. Nei suoi piani erano ospitate una biblioteca, una raccolta di strumenti astronomici, e sulla sommità una terrazza scoperta per l’osservazione del cielo.

Tra le sculture presenti nel giardino ricordiamo l’opera barocca del Baratta. Il gruppo marmoreo “di greco scalpello” raffigurante un toro abbattuto da un leone. La statua di Osiride adiacente l’ingresso di Via de’ Serragli. Con le tavole di comportamento nella visita del giardino, la colonna marmorea dedicata al grande botanico Pier Antonio Micheli. Qui lavorò assiduamente nei primi del ‘700. Le statue di Giano e di Esculapio. La storia di questo giardino è importante non solo da un punto di vista architettonico, ma anche da quello botanico. Testimoniato dalla presenza di vecchie e nuove serre. Limonaie, tepidari, oltre ad un gran numero di piante. Risultano presenti dal 1839 5.500 piante in vaso (ananas,camelie,rododendri,agrumi, ecc.) e oltre 13.000 piante in terra tra cui alberi da frutto, magnolie, pini e cipressi.

Percorso notturno al Santuario della SS. Annunziata e la bellissima Cappella di San Luca con l’Associazione Culturale Marginalia

NUOVA DATA DA STABILIRE

PERCORSO NOTTURNO SANTUARIO DELLA SS ANNUNZIATA E LA CAPPELLA DI SAN LUCA.

Visitare di notte gli ambienti nascosti dei luoghi sacri a Firenze è sicuramente un modo affascinante ed esclusivo per riappropriarci di spazi pieni fascino e storia.

Non capita mai di poterli ammirare in solitudine, nel silenzio e nella magia in cui ci trasportano.

L’Associazione Culturale Marginalia vi invita a condividere con noi, per il mese di Giugno, alcuni di questi percorsi.

Vi aspettiamo!

Guiderà il percorso il nostro collega Marco Villani esperto di Arte Sacra.

RITROVO ORE 20:50 ( MASSIMA PUNTUALITA’) davanti alla chiesa della SS Annunziata

INGRESSO ORE 21:00

Tutti i partecipanti saranno microfonati per migliore ascolto

PERCORSO FACILE ADATTO A TUTTI

QUOTA DI PARTECIPAZIONE comprensiva della donazione al Santuario per questa disponibilità,

Organizzazione, visita guidata, noleggio radio con auricolari per migliore ascolto € 19,00 a persona

Persone con disabilità ….

PRENOTAZIONI E ULTERIORI INFORMAZIONI scrivendo ai nostri contatti:

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La Cappella di San Luca, o dei Pittori, è un luogo simbolico della vita artistica fiorentina a partire dal 1565, l’anno dopo la morte del grande Michelangelo. Fu edificata grazie all’impegno del Montorsoli che riuscì a convincere il priore generale fra Zaccaria Faldossi ad accogliere e a donare alla appena nata Accademia delle Arti e del Disegno alcuni spazi conventuali.

In questa cappella si svolsero le prime adunanze e ricevettero le onoranze funebri artisti accademici eccellenti. Fu la prima impresa collettiva di un gruppo di artisti innovativo e consapevole, guidato da Giorgio Vasari, che si presenta ancora oggi in tutta la sua complessità iconografica e stilistica, all’insegna di una ritrovata armonia”.

In questa cappella fin dall’inizio si accolsero le mortali spoglie di quegli artisti che vollero legare il proprio nome all’Accademia come Benvenuto Cellini, il Pontormo, il Bartolini anche Rodolfo Siviero l’agente segreto al servizio del patrimonio artistico italiano.

Oggi La Cappella di San Luca viene utilizzata dai professori dell’Accademia delle Arti del Disegno per la celebrazione della messa solenne del 18 ottobre, giorno di San Luca, e per altre funzioni religiose legate all’Accademia e ai suoi membri.

FOTO di: Sivano Cinelli© realizzate in una precedente visita.

IN NOTTURNA, gli ambienti segreti della Chiesa di Santa Felicita,con Marginalia

NUOVA DATA DA STABILIRE

Visitare di notte gli ambienti nascosti dei luoghi sacri a Firenze, è sicuramente un modo affascinante ed esclusivo per riappropriarci di spazi pieni fascino e storia.

Non capita mai di poterli ammirare in solitudine, nel silenzio e nella magia in cui ci trasportano.

L’Associazione Culturale Marginalia vi invita a condividere con noi per il mese di Giugno 2024 alcuni di questi percorsi.

Vi aspettiamo!

IL PERCORSO IN SANTA FELICITA SARA’ CONDOTTO DAL NOSTRO COLLEGA EPERTO D’ARTE

MARCO VILLANI

Inizieremo il nostro percorso storico artistico dal bellissimo Chiostro Gotico edificato nel 1340 che non è mai aperto, per arrivare direttamente attraverso un corridoio pieno di opere, alla Sala Del Capitolo, quindi alla Sagrestia. Poi passando dal Transetto ci dirigeremo verso la balconata dei Gran Duchi, da dove un tempo i Signori di Firenze, assistevano alle funzioni religiose. Da questo luogo d0incanto avremo una veduta assolutamente suggestiva della Chiesa. Qui ammireremo anche oggetti di grande valore tra cui importanti reliquiari, ex voto e stoffe di abiti preziosi, riadattati nelle varie epoche in texture per opere e quadri devozionali. Da poco è tornata visitabile la Torre dei Fifanti su cui potremo anche salire.

Il percorso all’interno della Chiesa durerà un’ora e mezzo di facile fruizione per tutti.

RITROVO: davanti all’ingresso della Chiesa di Santa Felicita.

ALLE ORE 15 minuti prima dell’orario di visita . richiesta massima puntualità

DURATA DEL PERCORSO: Un’ora e mezzo

QUOTA DI PARTECIPAZIONE € 16,00 a persona compresa l’Offerta alla Chiesa per l’apertura straordinaria e le radio con auricolari per miglior ascolto per tutti i partecipanti.

Per chi desiderasse salire sulla torre dei Fifanti, sono euro 5,00 in più a persona da rilasciare come offerta alla chiesa.

POSTI LIMITATI

PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE

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Alcune immagini del nuovo percorso per salire sul terrazzo della Corte dei Medici a cui arrivavano dal Corridoio Vasariano per assistere alla Messa.

Foto realizzate da noi altre tratte dal web

Altre immagini della Torre dei Fifanti, del Cortile interno e della Sala Capitolare con gli affreschi trecenteschi di Gerino Gerini e di Cosimo Ulivelli

Acora alcuni cenni di storia:

Nel 1124 Papa Callisto II pose il Monastero e la Chiesa di S. Felicita sotto la tutela apostolica e ingiunse che nessun laico o ecclesiastico osasse edificare chiese ed oratori nel territorio della Parrocchia, senza il consenso delle monache. A Causa di questa ingiunzione il Vescovo di Firenze Gottifredo ed alcuni del popolo di S. Felicita ovettero dmolire quanto avevano edificato senza la loro autorizzazione.

Questo diritto verrà ribadito anche da papa Onorio II nel 1125 con l’aggiunta di una ulteriore clausola: Nella terra di proprietà delle monache non si clbrerà alcun Uffizio senza il loro beneplacio. Questi documenti ci atestano che le suore benedettine si S Felicita godetero di grandi privilegi presso la S. Sede. Il Monastero fu dotato di un Capitolo che si apriva su re archi lungo l’ala orientale del chiostro, La struttura che riale alla metà del 300 sorse alle pendici della cava di Bogoli ( oggi Boboli) ricca di acque sorgive. Sono dicumentati ben due pozzi a soli pochi metri dalla sala Capitolare…

Se verrete con noi conoscerete tutto il resto della storia e degli Gli ambienti segreti della Chiesa di Santa Felicita. Vi aspettiamo

Seminario Arcivescovile di Firenze e i suoi capolavori. Apertura straordinaria

L’Associazione Culturale Marginalia, propone un percorso all’interno di uno dei suggestivi luoghi di Firenze non aperti al pubblico, Il Seminario Arcivescovile di Firenze e i suoi capolavori.

VISITA ESEGUITA DOMENICA 9 GIUGNO 2024

NUOVA DATA DA STABILIRE

RITROVO davanti all’ingresso del Seminario in Lungarno Soderini N 9 rosso

DURATA DEL PERCORSO: un’ora e trenta, percorso facile adatto a tutti

Quota di partecipazione compreso ingresso e visita guidata € 20,00 a persona

Un appuntamento da non perdere che vi darà l’occasione di visitare uno dei luoghi più affascinanti della città di Firenze non aperto al pubblico. Sarà l’occasione per conoscere i cinquecento anni di Storia, due chiostri seicenteschi, uno straordinario cenacolo, una quadreria unica, una maestosa Biblioteca e la vicenda di una grande Santa Maria Maddalena dei Pazzi.

PRENOTAZIONI E ULTERIORI INFORMAZIONI scrivendo ai nostri contatti

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ECCO COSA VISITEREMO:

Nel cuore del centro storico di Firenze, accanto alla maestosa chiesa di San Frediano in Cestello, sorge il Seminario Arcivescovile Un luogo intriso di storia e spiritualità che apre eccezionalmente le sue porte al pubblico. Offrirà un’opportunità unica perscoprire un tesoro nascosto che ha fatto da sfondo a secoli di vita religiosa e culturale.

Per la prima volta in quasi 600 anni, grazie all’impegno del Seminario i visitatori avranno l’opportunità di esplorare questo affascinante complesso. E’ stato la prima dimora delle monache carmelitane, successivamente dei monaci cistercensi ed infine dei seminaristi.

Tra le meraviglie che verranno svelate al pubblico ci sono i due splendidi chiostri seicenteschi, l’ex Refettorio con lo straordinario affresco di Bernardino Poccetti. Quindi una preziosa collezione di tele provenienti dalla Confraternita di San Benedetto Bianco. I visitatori avranno l’opportunità di esplorare anche la Cappella Maggiore, il Refettorio nuovo. La lunga galleria-quadreria e i corridoi del primo piano, tutti arricchiti da opere d’arte di maestri del Seicento fiorentino. In particolare, saranno esposti alcuni dei più grandi capolavori del periodo, recentemente restaurati e ricollocati, tra cui opere di Jacopo da Empoli, Cristofano Allori, Matteo Rosselli, Lorenzo Lippi, Giovanni Martinelli e soprattutto Jacopo Vignali, con un ampio ciclo dedicato alla vita di Cristo.

Il percorso permetterà ai visitatori di seguire le orme di santa Maria Maddalena de’ Pazzi, mistica che visse in questo luogo più di 400 anni fa: attraverso la Cripta con il pozzo e i lavatoi, teatro di uno dei suoi celebri miracoli, e la cella, oggi trasformata in cappella, dove è conservato un capolavoro di Alessandro Franchi.

Infine, i visitatori avranno l’opportunità di ammirare la maestosa biblioteca storica del Seminario, che custodisce un patrimonio storico e bibliografico di immenso valore, che comprende, tra le altre cose, 36 codici medievali, 2500 cinquecentine e 89 incunaboli.