Borgo San Jacopo, una via e tante storie da raccontare
Borgo San Jacopo, una via piena di storia
In considerazione dei nostri prossimi trekking urbani, vorremo proporvi di percorrere insieme a noi, alcune vie dei quartieri fiorentini.
Una via che ci sta particolarmente a cuore per storia, curiosità e torri medievali ancora da ammirare è Borgo San Jacopo.
IL PERCORSO SARA’ ESEGUITO IN DATA DA DEFINIRE
Ci sono vie a Firenze che se potessero parlare potrebbero raccontare tutta la storia della città di Firenze.
Borgo San Jacopo è sicuramente una di queste.
Un’ antica via che ne ha viste di tutti i colori; dalle Torri Medievali alle mine tedesche allo smog nero di questi ultimi anni nulla è stato risparmiato a questo luogo.
In questa via si possono ammirare tra le più antiche torri di Firenze, venendo da Ponte Vecchio si incontra subito la famosa Torre de Rossi, restaurata nel dopo guerra per questo la sua facciata risulta assolutamente moderna. Qui troviamo anche la nicchia con la fontana del bacco del Giambologna, la statua originale, in bronzo si trova adesso al museo del Bargello.
Fu sostituita nel 2006 con una copia fedelissima, perché realizzata con un calco fatto sull’originale, dalla Fonderia artistica Ferdinando Marinelli di Firenze.
Poco più avanti ed esattamente al numero 54 troviamo la bellissima Torre dei Barbadori che con la sua deliziosa piazzetta affacciata sull’Arno ci consente una vista incantevole su Ponte Vecchio.
Proprio davanti alla Torre dei Barbadori sorge la divertente e pittoresca Torre dei Belfredelli, una delle torri meglio conservate a Firenze, appartenne alla famiglia guelfa di Belfredelli che dopo la Battaglia di Benevento ( 1266) rientrò trionfalmente a Firenze, in seguito alla sconfitta di Montaperti che li aveva visti cacciare.
La torre è tra le più alte ancora in piedi in città, la si riconosce bene perché ha una fitta vegetazione di edera nella parte inferiore, sulla facciata si aprono varie finestre non allineate mentre l’ultimo piano con le ampie finestre è di costruzione più recente.
Ma poi troviamo ancora, appoggiata sul retro della torre dei Belfredelli, la Torre dei Ramaglianti.
Ma sicuramente, la torre più bella la troviamo poco più avanti al 17 è la Torre dei Marsili, decorata con un bassorilievo robbiamo sul portale che fu aggiunto solo nell’800 dall’Orafo Giuseppe Sorbi che qui aveva la il suo laboratorio.
Poi possiamo ammirare la Torre degli Angiolieri accanto alla quale c’è la Chiesa di San Jacopo Soprano.
Ma è sullo sfondo, all’angolo con via dello Sprone che troviamo un’altra opera. Chissà per quante volte l’abbiamo incrociata con lo sguardo ma non l’abbiamo mai degnata di giusta considerazione!
E’ la Fontana dello Sprone che Bernardo Buontalenti realizza alla fine del XVI secolo. La fontana è una delle fontane pubbliche più antiche e più belle dell’ Oltrarno.
Con sprone si indica una cantonata formata da due strade che si intersecano ad angolo acuto, per cui l’edificio che vi è compreso ha una forma a base trapezoidale: ve ne sono parecchi a Firenze.
Si pensa che Buontalenti, che risiedeva poco distante da questo luogo, in via Maggio, realizzasse questa fontana per abbellire la zona della città per il passaggio del corteo nunziale di Cosimo II de Medici con Maria Maddalena d’Austria, occasione questa che vide la messa in posa delle statue del ponte a Santa Trinita.
Ed infine vogliamo parlarvi di una curiosità, la famosa Madonna della Puzza
La Madonna l’abbiamo vista dipinta e scolpita in innumerevoli modi. Col bambino e con l’Arcangelo, in una capanna e su un trono, disperata e felice. Ma avete mai visto una Madonna che si tappa il naso? Immagino di no, ma basta andare in Borgo San Jacopo per rimediare alla mancanza.
La Madonna che vedrete, visibilmente schifata, è opera dello scultore Mario Mariotti, classe 1936. Sul finire degli anni ’80, il Mariotti si stufò di sentire sempre puzzo di pipì nel quartiere e decise di fare qualcosa. Scolpì la cosiddetta Madonna del Puzzo e la piazzò all’angolo con Via Toscanella, in una nicchia della Torre dei Marsilisperando di dissuadere i maleducati in cerca di un bagno en plein air.
L’opera fu molto apprezzata dai concittadini ma purtroppo non riuscì nello scopo. Anzi, quasi a farlo apposta, lì davanti furono piazzati anche i cassonetti dell’immondizia! Adesso la Madonna ha un motivo in più per tapparsi il naso.
Lorenzo scrive:
Argomento ben descritto, grazie
vfanciullacci scrive:
Grazie per la sua approvazione, se le farà piacere venire a trovarci ad uno dei nostri percorsi l’accoglieremo con piacere. Cordiali saluti.