Appennino Tosco Emiliano, giornate fra cultura e benessere.

Primavera Estate 2021

A portata di mano e vicino a noi, spesso ci sono luoghi interessanti e pieni di storia ma poco considerati dalla troppa vicinanza rispetto alle zone in cui viviamo.

Con Marginalia invece, vogliamo per questa primavera – estate 2021 farvi riscoprire anche paesi e ambienti poco valutati ma che di storia ne hanno da vendere, oltre alle bellezze paesaggistiche e artistiche di cui ci potremo riempire gli occhi.

Il luogo che vi proponiamo per una bella giornata fuori porta per la nuova stagione, è uno dei luoghi più suggestivi dell’Appennino Tosco Emiliano.

Si trova al confine settentrionale della provincia di Prato e segna il confine tra due regioni la Toscana e l’Emilia Romagna,  diventando anche lo spartiacque tra il Bacino del Setta, affluente del Reno Bolognese, e il Bacino del Bisenzio.

Questo altopiano è dolcemente ondulato ed attraversato dal fiume Setta. Si snoda tra i rilievi di Poggio di Petto, Scopeta, Monte Casciaio e Tronale ed è pieno di sentieri e percorsi di trekking. Tra cui il recente Cammino della Via della Lana e della Seta. Un interessante percorso di circa 130 km che partendo da Piazza Duomo a Prato e arriva a Piazza Maggiore a Bologna.

Questo luogo, sull’Appennino Tosco Emiliano di cui vi parliamo, si chiama Montepiano. Uno dei suoi gioielli storici è la Badia dedicata a Santa Maria, un’architettura romanica ricca di leggende e credenze popolari.

Alla base della comunità cristiana del territorio c’è il leggendario Beato Pietro. Possiamo datare il personaggio tra la fine dell’anno mille e mille e cento. Appartenne al movimento di riforma spirituale iniziata da San Giovanni Gualberto padre e fondatore del Monastero di Vallombrosa.

Gli episodi miracolosi del santo che vennero tramandati, anche dalla memoria popolare, sono mostrati negli affreschi all’interno della Badia e si fanno risalire niente meno che alla scuola di Cimabue e Giotto.

Il passo di Montepiano, basso e comodo da valicare, si trova a 700 metri di quota. Se ne accorsero gli Etruschi che da qui transitarono. Passarono lungo la strada di Mezzacosta dalla Calvana, in direzione di Misa (Marzabotto). Dopo di loro, anche i Romani passarono da queste zone. Racconti popolari, rafforzati da dichiarazioni di alcuni studiosi parlano di ritrovamenti di monete e altre suppellettili  di queste antiche cilviltà.

Queste colline affascinarono anche i conti Bardi. Poco sopra la Badia, che oggi viene comunemente chiamata “la Badia di Montepiano” fecero costruire una delle loro dimore detta del Pecorile.

Qui nel corso dei secoli, ebbero diversi abitazioni e possedimenti. I Conti Bardi sono stati spesso ricordati nei nostri percorsi per aver dato i natali a Contessina de Bardi andata in sposa a Cosimo de Medici nel 1415.

La famiglia Bardi, un tempo ricchissima, entrò in bancarotta in seguito al mancato risarcimento dei prestiti finanziari concessi al Re d’Inghilterra Edoardo III . Con il matrimonio fra contessina e Cosimo, figlio del banchiere Giovanni di Bicci la famiglia Bardi cercherà di porre rimedio a questo disastro finanziario. La storia di Vernio è legata a quella di Firenze almeno dal 1332. Cioè da quando la famiglia Bardi acquistò il feudo imperiale di Vernio, dando origine al ramo dei Bardi di Vernio. Questi si distinsero inserendo nello stemma il castello di Vernio che ancora oggi campeggia anche sullo stemma del Comune.

Col passare del tempo, Montepiano divenne una delle località turistiche più rinomate e più frequentate della Toscana. Nel 1892, grazie al nuovo tratto di strada che collegava il paese alla città di Prato e alla vicina Firenze e quindi al lavoro si poteva raggiungere il territorio in poco tempo. Venne progettato un villaggio turistico con uno chalet, detto del villeggiante. Da quel momento in poi iniziarono ad arrivare a Montepiano tantissimi villeggianti.

Eleganti ville ottocentesche testimoniano ancora oggi

lo stile dei soggiorni di un tempo: Villa Sperling, la Delfiniana, la Colonia Gualtieri, Torre Alpina, Villa Bega, l’asilo Maria Virgo Carmeli e le più isolate villa Puccini, villa Indiana, villa Galletti.

Nei primi anni del 900 salirono a Montepiano illustri personalità tra cui il poeta Umberto Saba che qui trasse ispirazioni per alcuni suoi componimenti.

Ma in tempi più recenti, parliamo degli ’70 e ’80 del novecento, molti sono stati gli artisti, i pittori che qui hanno risieduto affascinati dal verde che circonda il paese.

Tra questi ne ricordiamo uno fra tutti Bruno Saetti che qui trascorrerà parte della la sua vita. Aveva realizzato la sua abitazione presso un mulino, restaurato completamente facendolo divenire anche una scuola dove arrivavano studenti da ogni dove. Un incantevole parco, denominato dal maestro, “il Parco del Sole” e facente parte la sua proprietà, fu da lui donato al territorio perché tutti ne beneficiassero.

Con la nostra voglia di tornare a viaggiare, ammirare cose belle, anche in luoghi meno conosciuti, potendone ascoltare le storie le leggende e le curiosità, vi invitiamo a venire con noi di Marginalia in questa località piena di natura, arte e bellezza per trascorrere una bella giornata insieme.

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