San Miniato al Monte: una basilica tra cielo e terra
San Miniato al Monte: una basilica tra cielo e terra
NUOVA DATA DA STABILIRE
Ritrovo davanti all’ingresso della basilica
Necessario utilizzo della mascherina
tutti i partecipanti saranno microfonati
Quota di partecipazione compreso noleggio radio con auricolari € 11,00 a persona
Durata del percorso un’ora e quindici ca
PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE:
Whatsapp 3664475991
mail: visiteguidate@associazionemarginalia.org
Foto Silvano Cinelli
Vi aspettiamo
San Miniato al Monte fu realizzato nel 1207
l’intarsio marmoreo che decora parte del pavimento della navata centrale e che rappresenta la ruota dello zodiaco, immagine simbolica del cosmo cristianizzato. Protagonista di questo zodiaco è il segno del cancro, unico tra i dodici segni ad esser inscritto in un cerchio, quasi forse un bersaglio: perché? Lo scoprirete nel corso della nostra visita guidata e scoprirete che la basilica di San Miniato nasconde molti altri legami con il cielo.
L’interno della basilica mostra tre navate, il presbiterio e il coro rialzati, un pavimento ad intarsio marmoreo e, tra il coro e il presbiterio e un pulpito romanico del 1207.
La parte superiore dell’abside è decorata da un mosaico, con lo stesso tema di quello proposto nella facciata, e ciò fa supporre che tali opere siano state portate a compimento dallo stesso artista.
Al centro della navata maggiore c’è la Cappella del Crocifisso, un’edicola realizzata su disegno di Michelozzo nel XV secolo per custodire un venerato Crocifisso che ora è stato traferito in un altro luogo sacro.
Immediatamente sotto il presbiterio si trova la cripta, la parte più antica della chiesa, che ha la stessa lunghezza della struttura sovrastante e ben trentotto colonne che la dividono in sette navate: tre centrali e quattro laterali.
Proprio nella cripta si trovano degli affreschi di Taddeo Gaddi risalenti al 1341. Un ciclo di affreschi di Spinello Aretino, sulla Vita di San Benedetto, si può ammirare nella sacrestia.
Nella navata sinistra, costruita nel XV secolo, compare l’unica cappella funeraria della basilica, la Cappella del Cardinale del Portogallo, morto a Firenze mentre svolgeva il ruolo di ambasciatore.