La Certosa di Firenze, visita guidata
La Certosa di Firenze, visita guidata
PURTROPPO LA VISITA GUIDATA PROGRAMMATA PER DOMENICA 1 NOVEMBRE NON SARA’ POSSIBILE EFFETTUARLA
CI RISERVIAMO DI FORNIRE UNA NUOVA DATA
Invitiamo tutti i soci e gli amici a visitare con noi la bella Certosa del Galluzzo a Firenze, un monastero antico che ci racconta la storia dei monaci che qui vissero e le opere che arricchiscono questo imponente edificio.
Ritrovo al Parcheggio della Certosa alle ore 15,50
Ingresso previsto alla visita guidata alle ore 16,15
tutti i partecipanti saranno microfonati per migliore ascolto e mantenere le distanze sociali
L’ingresso è soggetto a misurazione di temperatura
utilizzo della mascherina
L’ingresso è riservato al solo nostro gruppo massimo 15 persone
biglietto ingresso € 8 a persona
noleggio radio riceventi con auricolari € 1 a persona
servizio guida € 10,00 a persona
TOTALE quota di partecipazione € 19 a persona
PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE CON WHATSAPP O VIA MAIL
3664475991
visiteguidate@associazionemarginalia.org
Ammireremo le opere del grande Pontormo che qui si trasferì nel 1523 per sfuggire ad un focolaio i era rifugiato qui per sfuggire alla peste. Introverso e solitario, trovò nella vita monacale la sua dimensione ideale: lavorava per i monaci, meditava e sperimentava una nuova maniera arrivata da Oltralpe dipingendo opere straordinarie.
Fu edificata a partire dal 1341 da Niccolò Acciaiuoli
La Certosa venne ampliata e arricchita da numerose donazioni nel corso dei secoli.
Il nome e la tipologia edilizia derivano dalla Grande Chartreuse, la prima casa dell’ordine dei certosini costruita nel 1084 da San Bruno sul Massiccio della Chartreuse, vicino a Grenoble, e come tutte le certose anche questa è ubicata distante dalla città, in un luogo in origine solitario e silenzioso.
Dopo le soppressioni degli ordini religiosi nel 1810 a Certosa venne spogliata di circa 500 opere d’arte, solo in parte restituite dopo la restituzione ai Certosini e il ritorno dei Lorena 1818. Ad esempio molti degli arredi vennero irrimediabilmente dispersi, così come molti dipinti e sculture.
Di nuovo venne soppresso nel 1886 su decreto del Regno d’Italia e di nuovo, nel 1872, i Certosini poterono tornarvi, anche se solo in uso, restando la proprietà allo Stato italiano. Il terremoto del 1895 richiese interventi di ripristino e un nuovo consistente restauro venne concluso alla fine degli anni Cinquanta. I Certosini, monaci di rigida clausura vennero sostituiti nel 1958 dai benedettini cirtercensi, che hanno reso accessibile il vasto complesso anche al pubblico. Dal 2017 i cistercensi sono stati sostituiti dalla Comunità di san leonino.
Il complesso fu attentamente studiato e divenne un fondamentale stimolo creativo per il celebre architetto franco-svizzero Le Corbusier che lo visitò in gioventù.